20 marzo 2009 – Visita all’archivio storico dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica

Visita all’archivio storico dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica

Venerdì 20 marzo 2009, ore 15:00. Firenze, via M. Buonarroti, 10

Introducono: Pamela Giorgi e Juri Meda (Archivio Storico INDIRE); Emilio Capannelli (Soprintendenza archivistica per la Toscana).

Notizie sull’Archivio

Nel 1925 si tenne a Firenze una Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole “nuove”, quelle che realizzavano l’idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza “attiva”. Con quell’iniziativa, la società del tempo toccò con mano che cos’era la scuola e che cosa, in essa, si stava concretamente realizzando. Non un museo della scuola italiana, come sarebbe accaduto nel 1939, quando il ministro Bottai ne mutò il nome in Museo nazionale della scuola, ma un momento di incontro vivo, fuori delle aule, con quanto nella scuola si viveva e si sperimentava. Negli anni ’50 l’Istituto assunse il nome di Centro didattico di studi e di innovazione e, successivamente, di Biblioteca di documentazione pedagogica, per divenire poi Indire – Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa, denominazione con la quale è stata varata la sua riforma nel 2001 da parte del Governo. A Gennaio 2007, con l’entrata in vigore della Finanziaria (Legge n. 296/2006), Indire è divenuto Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. L’Ente ha mantenuto sempre la stessa sede: dal 1925 si trova nel centro di Firenze, nel quartiere di Santa Croce, all’interno del rinascimentale Palazzo Gerini, ristrutturato all’inizio del ‘900 dall’architetto Giovanni Michelucci che ne ha progettato anche gli arredi interni. L’archivio storico dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica conserva un patrimonio documentario di grande rilievo, composto da cinque archivi di personalità (“Giuseppe Lombardo Radice”; “Ottavio Gigli”; “Giuseppe Fanciulli”; “Arturo Linacher”; “Francesco Bettini”), quattro fondi di materiali didattici di vario genere (“Materiali scolastici”; “Alberto Simonetta”; “Mostra internazionale del giornalino scolastico”; “Concorsi di disegno”) e dalla storica fototeca.