27 aprile 2012 – Visita ai fondi archivistici della Fondazione Ezio Franceschini

Visita guidata ai fondi archivistici conservati presso la Fondazione Ezio Franceschini

Venerdì 27 aprile 2012, ore 15:00, Firenze, Certosa del Galluzzo

Presentazione degli archivi a cura di Emilio Capannelli, Soprintendenza Archivistica per la Toscana e Claudia Borgia, archivista. Saluta Lino Leonardi, Direttore Fondazione Ezio Franceschini.

Notizie sugli Archivi

La fondazione Ezio Franceschini nasce il 13 dicembre 1987 con lo scopo di conservare il patrimonio librario e archivistico del mediolatinista Ezio Franceschini e di promuovere gli studi sul medioevo. Al primo nucleo di carte e volumi, donato al momento della costituzione del sodalizio da Anna Maria Franceschini Bellina, sorella di Ezio, si sono uniti, nel corso degli anni, i fondi personali di alcuni intellettuali, in particolare di insigni studiosi del medioevo, realizzando una concentrazione di archivi che offre un panorama completo degli studi medievali del Novecento, dallo studio della letteratura mediolatina, alla filologia romanza, alla filosofia, alla bibliologia. Attualmente la Fondazione conserva gli archivi di: Ezio Franceschini (1906-1983), Gianni Baget Bozzo (1925-2009), Vittore Branca (1913-2004), Gianfranco Contini (1912-1990), Claudio Leonardi (1926-2010), Lorenzo Minio Paluello (1907-1986), Bruno Nardi (1884-1968), Aldo Rossi (1934-1999) e Jose’ Ruysschaert (1914-1993), oltre a una collezione di cartoline con soggetto dantesco raccolte dal collezionista Giulio Baldassari. Parallelamente alle carte si conservano anche le biblioteche di alcuni dei personaggi ricordati (Franceschini, Contini, Minio Paluello, Nardi, Rossi e Ruysschaert), che integrano la documentazione e si intrecciano con le carte degli archivi. Tutti i fondi sono stati notificati dalla Soprintendenza archivistica, o sono in attesa di notifica, e alcuni di essi sono stati ordinati e inventariati, in particolare i fondi Franceschini, Contini e Nardi e, parzialmente, il fondo Minio Paluello. I fondi Franceschini e Contini, infine, sono stati in parte digitalizzati (per un totale di 15.000 immagini) nell’ambito di un progetto condotto in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Toscana, conclusosi nel novembre 2011.