Visita guidata all’Archivio dell’Istituto Ernesto de Martino
Venerdì 18 giugno 2010, ore 16:00. Sesto Fiorentino (Firenze), Villa San Lorenzo, via Scardassieri, 47.
Introduzione e presentazione dell’Archivio a cura di Agostina Bua (antropologa, collaboratrice Istituto de Martino).
Notizie sull’Archivio
L’istituto nasce nel 1966 a Milano come centro di ricerca e archivio nell’ambito delle attività del Nuovo Canzoniere Italiano (movimento culturale e politico), poi Edizioni del Gallo, da un comune progetto di Gianni Bosio, Roberto Leydi e Alberto Mario Cirese. Nel 1972 si formalizza con atto notarile come Associazione Istituto Ernesto de Martino. A distanza di circa trent’anni di attività, l’Istituto lascia la sede milanese per trasferirsi in Toscana, a Sesto Fiorentino e nel 1997 si dota di un nuovo statuto. L’IEdM non è solo un archivio: è stato ed è tuttora, in quanto punto di raccolta tra interessi storici, socio-storici, antropologici ed etnomusicologici, un laboratorio per l’analisi delle culture orali e del vecchio e nuovo canto sociale. Sta procedendo da tempo alla digitalizzazione, catalogazione e schedatura dei materiali sonori nei quali confluiscono i risultati delle ricerche sul campo di numerosi studiosi appartenenti all’istituto o esterni ad esso. L’IEdM, nella sua nastroteca raccoglie il “Fondo Ida Pellegrini” (FIP), “Fondo Istituto Ernesto de Martino – Franco Coggiola” (FIEdM-faC), “Fondo Ricercatori Esterni”. Per ora solo il FIP, che raccoglie principalmente registrazioni su canto popolare e di protesta sociale nonché testimonianze e storie di vita, è schedato e catalogato su database informatico: consta di 650 nastri magnetici ed è interamente digitalizzato e aperto alla consultazione per i soci. Il FIEdM-faC conserva documenti sonori, circa duemilaottocento supporti sonori, inerenti le attività interne ed esterne dell’istituto (soprattutto convegni, spettacoli e riunioni organizzative) mentre il “Fondo Ricercatori Esterni” raccoglie nastri magnetici depositati all’IEdM da ottantadue produttori che nel corso degli anni hanno condiviso le attività e la linea culturale di ricerca dell’istituto. È stata attivata da dicembre la digitalizzazione, schedatura e catalogazione di trecentocinquanta unità del FIEdM-faC, grazie ad un progetto realizzato con la collaborazione della Direzione Generale per gli Archivi. L’IEdM possiede inoltre materiali fotografici, su carta, e audiovisivi non ordinati e non consultabili. L’archivio sonoro è affiancato da una videoteca, una discoteca, una raccolta di manifesti e una biblioteca composta da oltre tremila tra volumi e opuscoli e da circa duecento periodici, quest’ultima consultabile dai soci.