Visita guidata agli “Archivi della psichiatria”: Archivio dell’Ospedale Psichiatrico di San Salvi e Archivio della Clinica Neurologica
Giovedì 26 gennaio 2012, ore 14:30. Firenze, Archivio di Stato, viale Giovine Italia, 6
Presentazione degli Archivi a cura di Simone Sartini, Archivio di Stato di Firenze. Introduce Alessandro Marucelli, Soprintendenza Archivistica per la Toscana
Notizie sugli Archivi
Il particolare interesse che la ricerca scientifica in Italia ha mostrato negli ultimi decenni nei confronti degli studi sulla devianza e l’emarginazione sociale aveva convinto, circa dieci anni fa, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ad avviare un progetto, intitolato suggestivamente “Carte da legare”, volto al recupero ed alla valorizzazione degli archivi della psichiatria, attraverso soprattutto il loro censimento ed in particolare la loro inventariazione. È del 2010 la pubblicazione del Primo rapporto sugli archivi degli ex ospedali psichiatrici, a cura del Gruppo di coordinamento del progetto sopra rammentato, rapporto che va appunto nella direzione di far emergere e far conoscere l’inestimabile patrimonio di informazioni che riguarda questo aspetto della società italiana. All’interno di questo quadro la Soprintendenza Archivistica per la Toscana e l’Archivio di Stato di Firenze hanno avviato, fin dal 2009, un programma di recupero e di salvaguardia degli archivi della psichiatria fiorentina, riuscendo a ottenere la custodia dell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi, dell’archivio della Clinica Neurologica ad esso annessa e dei due fondi dell’Istituto Umberto I e dell’Istituto Bice Cammeo, dedicati alla devianza infantile e strettamente collegati ai due maggiori. I lavori sono ancora in corso. In particolare è stato iniziato il lavoro di inventariazione dell’archivio di San Salvi, il quale si prevede avrà tempi abbastanza lunghi a causa della mole di documentazione da schedare ed ordinare. Il “cantiere” in attuazione non potrà essere chiuso in tempi brevi, a motivo delle scarse risorse disponibili e della complessità delle schedature, ma è certo che l’operazione di recupero e salvaguardia finora attuata è di carattere irreversibile.