The net: la rete come fonte, la rete come strumento di accesso alle fonti: abstracts

CONVEGNO THE NET:LA RETE COME FONTE, LA RETE COME STRUMENTO DI ACCESSO ALLE FONTI
PROMOTORI Archivi Storici dell’Unione Europea (ASUE) e ANAI Toscana

 

COMITATO SCIENTIFICO
ANAI: Francesca Capetta, Elena Sodini
ASUE: Andrea Becherucci
Biblioteca IUE: Serge Noiret

25 febbraio 2016, ore 10:00 – 17:30
Villa Salviati – Via Bolognese n. 156, 50139 Firenze

INTRODUZIONE
Quod non est in actis, non est in mundo, osservava Quintiliano. Ma che cosa è un documento oggi? Come è cambiato il concetto di memoria e conseguentemente il lavoro dell’archivista? Come si è modifi cato il rapporto con l’utenza? In un mondo sempre più interconnesso e web-oriented, dove gran parte dell’attività umana si esprime in sequenze di bit, il convegno si propone di riflettere sul mestiere dell’archivista oggi da tre prospettive: culturale, giuridica e tecnologica. Di fronte alla tendenza ad affidare ad altri il digitale, quasi ciò rappresentasse una rottura della professione, la giornata di studi sottolinea al contrario il ruolo chiave dell’archivista,
sia nel processo di formazione delle fonti digitali, sia in quello di conservazione,
evidenziandone punti di forza e criticità.

PROGRAMMA

9:30 Registrazione

10:00 Saluti istituzionali e apertura dei lavori
Caterina Del Vivo, presidente ANAI Toscana
Gherardo Bonini, vicedirettore degli Archivi Storici dell’Unione Europea
Sezione Toscana

SESSIONE I – LA RETE COME FONTE
Modera Diana Toccafondi, sovrintendente archivistico per la Toscana

10:30 Il futuro del web culturale: contenuti e contesti
Pierluigi Feliciati – Università di Macerata

E’ possibile delimitare il perimetro del web culturale, dal punto di vista delle tipologie dei contenuti e delle modalità logiche e tecniche con cui essi sono stati prodotti, aggregati e presentati? E ogni possibile classificazione  sarebbe d’aiuto a gestirne la gestione e conservazione a lungo termine, come fonti storiche del presente? In questo intervento saranno condivise alcune questioni problematiche relative all’attuale web culturale, evidenziando quanto in ottica conservativa sia necessario contestualizzare i contenuti: i formati, le stratificazioni, le condizioni di produzione, gestione, accesso e (ri)uso

11:00 Archivi e fondi fotografici: patrimonio materiale versus proprietà intellettuale
Carlo Eligio Mezzetti, avvocato specializzato in diritto d’autore – Milano

11:30 Pausa

11:40 L’archiviazione web agli Archivi Storici dell’Unione Europea
Marco Rulent, consulente informatico – Archivi Storici dell’Unione Europea

L’intervento presenterà l’evoluzione del progetto dal suo inizio ad oggi. Fornirà un’analisi degli obbiettivi raggiunti, dei problemi riscontrati e delle azioni previste nel futuro a medio termine.

12:10 L’archiviazione del web e la sua conservazione a lungo termine: approcci e problemi aperti
Giovanni Bergamin, responsabile servizi informatici – Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Monica Steletti, documentalista – Centro di Documentazione Europea – Biblioteca, Istituto Universitario Europeo

L’intervento, sarà suddiviso in due parti: la prima parte fornirà nozioni divulgative di archiviazione del web e in particolare degli strumenti, dei formati e dei servizi di archiviazione; la seconda parte affronterà i problemi legati alla sua conservazione a lungo termine.

13:00 Pausa pranzo

SESSIONE II – LA RETE COME STRUMENTO DI ACCESSO ALLE FONTI
Modera Serge Noiret, presidente dell’International Federation for Public History (IFPH)

14:30 Archivi in Rete, reti di Archivi: quanto è cambiata la ricerca documentaria?
Stefano Vitali, direttore dell’ICAR – Istituto Centrale per gli Archivi di Roma

 

Nonostante i due decenni trascorsi dall’ingresso massiccio dell’informatica negli archivi e dalla loro presenza sempre più fitta e articolata in Internet, molte delle problematiche sulle quali fin dall’inizio ci si è confrontati restano sostanzialmente aperte e sembrano richiedere ancora riflessioni ed esperienze pratiche affinché siano individuate soluzioni che soddisfino davvero le aspettative che il computer e la Rete hanno creato in archivisti e utenti. Se la Rete ha certamente rotto la tradizionale autoreferenzialità delle istituzioni archivistiche, in particolare nell’ambito della produzione di strumenti di ricerca, grazie allo sviluppo di sistemi e banche dati archivistiche che vedono la convergenza o l’aggregazione di descrizioni archivistiche elaborate da una una molteplicità di soggetti; se ha infranto le barriere spazio-temporali rendendo possibile la consultazione a distanza ventiquattro ore su ventiquattro anche della documentazione, quando digitalmente riprodotta, poco ha cambiato nelle strategie che rendono proficue le ricerche in archivio e soprattutto– come mostrano sondaggi e statistiche sui visitatori dei sistemi archivistici nazionali e ad alcuni locali – non sembra aver favorito, se non in misura ancora limitata, un effettivo ampliamento dell’accesso agli archivi.Può perciò essere utile tornare a riflettere criticamente sulle soluzioni più o meno nuove che da più parti vengono avanzate per risolvere la tipica dicotomia fra le modalità di rappresentazione della documentazione archivistica (per provenienza) e il questionario (per lo più tematico) del ricercatore,così come può essere ricca di spunti l’analisi dell’unica esperienza realmente di massa di consultazione di archivi on line costituita dalla ricerca genealogica, che anche in Italia, con il Portale Antenati, ha raggiunto livelli quantitativamente assai significativi.

15:00 Accesso alle immagini digitali in banche dati on-line: casi di studio a confronto Marta Caroscio – Università degli Studi di Firenze

L’intervento parte dall’utilizzo pratico delle immagini digitali reperibili su banche dati on-line, prendendo in considerazione i diversi possibili impieghi da parte degli studiosi: come fonti per la ricerca, come materiale per la didattica e la divulgazione scientifica, infine, come possibile oggetto di pubblicazioni commerciali. Saranno messe a confronto banche dati di archivi, biblioteche e musei che ricadono sotto legislazioni diverse per approfondire quale debba essere il corretto approccio dello studioso nel loro impiego.

15:30 Il progetto “Impronte digitali” e l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano
Natalia Cangi, direttrice organizzativa – Fondazione Archivio Diaristico Nazionale

16:00 Pausa

16:10 Riflessioni intorno al progetto “Una città per gli archivi”
Armando Antonelli – Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

16:30 Il progetto “DARIAH” e la sua utenza
Emiliano Degl’Innocenti – Fondazione Ezio Franceschini (DARIAH-IT)

16.50 Conclusioni
Francesca Capetta – Direttivo ANAI Toscana